Assago è un comune di 7.421 abitanti della provincia di Milano.
Questa città è situata in Lombardia e fa parte della provincia di Milano . Assago è contigua a Milano . La sua posizione è molto favorevole dal punto di vista delle comunicazioni. E' sede del centro direzionale periferico di Mialanofiori. Dell'abitato storico di Assago si ha notizia fin dal XIII secolo, per l'esistenza di un monastero certosino . Il patrono di Assago è San Desiderio .
Il primo documento scritto in cui compare un riferimento ad Assago risale al 14 aprile dei 1153. In un placito conservato presso l'archivio di Stato di Milano, il console del capoluogo lombardo, Azo da Cicerano, in accordo con altri consoli suoi colleghi, proferisce sentenza nei riguardi di una lite sorta tra alcuni militi milanesi signori di Adenno e il convento comasco di Sant'Ambrogio. Motivo del contendere era la titolarità dei districtus imposto a Rolando Murada di Talamona.
Tra i testimoni presenti al processo viene citato anche un certo Azo di Axago.
Le origini della località sono tuttavia di gran lunga più remote, come hanno dimostrato gli scavi recentemente effettuati dalla Soprintendenza ai Beni Archeologici della Lombardia presso la chiesa di San Desiderio.
Dal pavimento sono infatti emersi i resti di un muro romano che attraversa in senso nord-sud con tre segmenti tra loro perpendicolari la navata dell'attuale edificio di culto.
I materiali e le tecniche costruttive utilizzate, accanto al ritrovamento di alcuni oggetti - una fibula in bronzo tipo Aucissa, qualche tessera di mosaico, frammenti
di ceramica decorata a stampo e di una coppa invetriata con testa femminile, pezzi d'intonaco dipinto - permettono di datare la costruzione attorno al I secolo d.C.
Si tratterebbe dei resti di una lussuosa villa patrizia dotata di impianto di riscaldamento, come lascia supporre una parte di tubulo presente tra i reperti.
La pieve di Cesano Boscone, a cui apparteneva Assago, si estendeva per circa 80 Kmq. su di un
territorio pianeggiante, situato in direzione ovest e sud-ovest rispetto a Milano.
Quest'area, che i documenti medievali descrivono solcata da fiumi e rivi, si presenta tutt'oggi molto
ricca di acque.
Si trova infatti nella zona della bassa pianura milanese caratterizzata dal fenomeno delle acque
sotterranee e delle risorgive: la linea superiore dei fontanili taglia il territorio della pieve passando a
nord di Cusago, Trezzano, Buccinasco e Romanobanco.
Non è facile ricostruire l'esatta consistenza del patrimonio idrico della zona nel medioevo; infatti, i
lavori di incanalamento e deviazione della rete fluviale intorno a Milano, che si sono succeduti nel
corso dei secoli, ne hanno almeno in parte modificato l'aspetto, e le indicazioni che ci offrono i
documenti sono assai approssimative.
La ricchezza di acque del territorio è attestata anche dalla toponomastica locale. Nei documenti, i
campi ubicati presso corsi d'acqua sono indicati con le espressioni: a la fontana, in prato de
flumine, ad rivum; inoltre, il patrimonio idrico doveva essere spesso incanalato attraverso fossati e
chiuse, data la ricorrenza di locuzioni come in clausura, in clauseto. Frequenti sono anche le
indicazioni relative ai mulini funzionanti nella zona.
Molti appezzamenti dovevano essere paludosi (lo suggeriscono i toponimi di Garbagnate Marcido e
Garegnano Marcido) e proprio a partire da queste zone si sviluppò la coltura del riso.
I campi erano coltivati prevalentemente a frumento e segale, ma numerosi prati fornivano fieno in
abbondanza per gli animali.
Piuttosto diffusa doveva essere la coltura della vite: vinea, ad vignaretum, a vignazio, ad viniale
sono termini frequenti negli atti di compravendita, nei contratti agrari e nelle descrizioni medievali;
tra le piante prevalevano i castagni: a li castaneus, ad castaneum, in castanadello.
Verso la fine del secolo XII vennero prese iniziative di dissodamento di terreni incolti: lo
suggeriscono alcuni toponimi come ad runcum, ad Runchetum, runcadizum, che alludono
nell'etimologia alle operazioni di sarchiatura.
Il clero delle pievi svolse in questi secoli un'intensa opera missionaria cercando di convertire nei
territori extraurbani gli ultimi gruppi di pagani, istruendo i catecumeni ed abbinando per tutti
l'assistenza dello spirito a quella del corpo, in quanto erano piuttosto scarsi i medici e gli ospedali
Assago è rimasto dalla sua fondazione fino agli anni Settanta un piccolo borgo eminentemente
agricolo. La consistenza della popolazione residente variava sensibilmente in modo periodico, più
che per movimenti migratori, soprattutto per il susseguirsi di numerose epidemie e pestilenze,
nonché per le frequenti carestie che nel corso dei secoli caratterizzarono la produzione agricola.