Nel centro storico sono conservati alcuni monumenti di un certo interesse storico.
La Parrocchiale di San Desiderio, di origini duecentesche, conserva affreschi del XV secolo.PNelle vicinanze è interessante la provincia di Milano, di cui fanno parte anche le località di Rho, Robecco sul Naviglio.
Attualmente il complesso parrocchiale è costituito dalla chiesa di San Desiderio e dall'antica casa
parrocchiale adibita fino al 1991 ad oratorio. Sono ad esse direttamente collegate l'abitazione di
un'anziana signora che ha passato la maggior parte della sua vita in questo paese ed il fabbricato
utilizzato come abitazione del parroco fino al 1997, anno in cui si sono completati i lavori inerenti
la nuova casa parrocchiale ed ora concesso in comodato al Centro Diocesano di Aiuto alla
Famiglia.
A partire dal 1996 il parroco don Umberto Caporali decise di intervenire restaurando l'antica
chiesa, molto amata dalla cittadinanza. Essa aveva svariati problemi legati all'umidità di risalita
capillare che ne danneggiava inesorabilmente le murature perimetrali ed aveva la necessità di
mettere a norma gli impianti, ormai obsoleti.
Durante lo scavo per la creazione del vespaio aerato, vennero in luce i numerosi reperti in muratura,
di cui abbiamo trattato in precedenza, documenti unici ed interessantissimi la cui scoperta però ha
inesorabilmente fatto slittare i tempi della sua riapertura, tanto che al momento della stampa della
presente pubblicazione non è ancora possibile visitare l'edificio sacro in quanto si stanno
realizzando il solaio e la relativa pavimentazione.
Ci soffermeremo brevemente quindi sulla descrizione dell'edificio di culto e dell'antica casa
parrocchiale per chi, magari da poco residente in questa cittadina, non ha ancora avuto l'occasione
di visitarli considerandoli nello stato in cui si trovavano prima che iniziassero i suddetti restauri.
La chiesa di San Desiderio è costituita da un'unica navata separata dal presbiterio da una balaustra
in macchia vecchia (un particolare tipo di breccia ).
La parete che conclude la zona presbiterale è rivolta ad est e risulta articolata dalla presenza di due
nicchie affrescate poco profonde poste lateralmente rispetto alla cornice che racchiude l'affresco
centrale.
Si può accedere alla chiesa, oltre che dal cortile parrocchiale, dall'ingresso principale in Piazza
Risorgimento davanti al quale si trovano il protiro caratterizzato da una volta a crociera sostenuta da
due colonne in granito, e il sagrato.
Lungo il lato settentrionale dell'edificio (parallelamente alla Via dei Caduti) si articolano una serie
di volumi di diverse dimensioni: il campanile, l'ex battistero collegato attraverso una porta all'ex
ossario, la cappella della Beata Vergine Maria e un ambiente situato a sinistra dell'altare che
contiene la scala per salire sul pulpito.
La cappella della Madonna è sopraelevata di un gradino rispetto alla navata e separata dalla stessa
da una balaustra marmorea dotata di un cancelletto in ferro battuto
La chiesa di Santa Margherita alla Bazzana venne visitata per la prima volta nel 1566, poi nel
1570 da padre Leonetto Chiavone che, dopo averne descritto le caratteristiche, indicò alcune
ordinationes che avrebbero dovuto essere immediatamente attuate. La situazione dell'edificio di
culto non era cambiata quando, due anni dopo, San Carlo Borromeo venne in visita Pastorale in
questi territori. Nel 1581 la chiesa venne visitata anche da Andrea Pionnio.